Di seguito le indicazioni inviate dal Vicario Generale di Treviso per lo svolgimento delle attività pastorali in parrocchia in questo tempo di pandemia. In allegato la griglia con il dettaglio delle indicazioni distinte per singole attività
Il Vescovo di Treviso, circa i vaccini e la certificazione verde, esorta tutti ad un forte senso di responsabilità, per evitare il più possibile ogni forma di contagio. Ricorda le parole del Papa e degli altri Vescovi italiani a comprendere l’appello a vaccinarsi come “atto d’amore” e di tutela della salute pubblica, invitando alla vaccinazione in modo pressante i ministri ordinati e gli operatori pastorali coinvolti nelle attività caratterizzate da maggior rischio di contagio, in particolare: ministri straordinari della comunione, persone coinvolte in attività caritative, catechisti, educatori, volontari nelle attività ricreative, coristi e cantori. Coloro che sono impegnati nell’azione pastorale delle comunità sono, infatti, chiamati a rispondere per primi ad un senso di responsabilità per se stessi e per le comunità di cui sono a servizio.
Le presenti disposizioni potrebbero essere aggiornate, anche a breve tempo, alla luce di nuove indicazioni normative.
Si raccomanda la scrupolosa osservanza dei protocolli introdotti per far fronte alla pandemia (distanziamento – almeno 1 metro -, no agli assembramenti, uso di mascherine e igienizzazione frequente).
Di seguito vengono riportate alcune indicazioni concrete inerenti alcuni ambiti significativi, rinviando al parroco per eventuali altre richieste che il Vescovo ha provveduto a normare.
Gli operatori pastorali che non hanno il certificato verde, dove è vincolante, sono quindi invitati a sospendere il loro servizio in attesa che l’emergenza Covid sia superata.
Si ricorda che il Certificato verde si ottiene in 3 modi:
- Prima dose da almeno 14 giorni di vaccino approvato.
- Essere guariti da non oltre 180 giorni dal Covid.
- Tampone negativo approvato, entro le 48 ore.
Il vicario foraneo