Quando è stata istituita la nostra Collaborazione Pastorale?
La collaborazione pastorale antoniana, che comprende le 7 parrocchie di Camposampiero (Ss. Pietro e Paolo), Rustega, Loreggia, Loreggiola, Sandono, Zeminiana e Massanzago, è stata istituita il 9 dicembre 2018 da mons. Gianfranco Agostino Gardin, arcivescovo-vescovo di Treviso.
Attuale coordinatore è don Antonio Cusinato (a.2024), arciprete di Loreggia e Loreggiola.
Da allora abbiamo portato avanti insieme alcuni progetti pastorali, cercando di avere una logica condivisa e una visione d’insieme comune.
Pensiamo in particolare:
- alla Pastorale Giovanile, maggiormente coordinata, grazie alla Con-missione di Pastorale Giovanile (vedi pagina apposita) con alcuni incontri insieme. Vi sono anche iniziative comuni per Chierichetti e ancelle e i Grest vengono coordinati insieme.
- alle serate bibliche di Avvento e Quaresima
- ai corsi lettori condivisi insieme
- ai pellegrinaggi comuni
Progressivamente, si stanno mettendo in rete altri ambiti pastorali, grazie a un lavoro paziente che richiede tempo e sperimentazioni.
L’organo che coordina all’attività comune è il Consiglio della Collaborazione, in cui sono presenti i rappresentanti di ogni parrocchia, i preti impegnati nell’azione pastorale, i diaconi e i religiosi del nostro territorio.
Il Consiglio della Collaborazione si confronta e coordina le varie attività e individua le linee comuni che vengono poi sviluppate nelle varie parrocchie.
Perché una struttura del genere? Non bastava il lavoro delle parrocchie?
La scelta della nostra Diocesi per le Collaborazioni Pastorali è ciò su cui da qualche anno tutte le parrocchie stanno lavorando e su cui si stanno incamminando, con velocità diverse.
Lo scopo è realizzare – come si legge nel decreto di costituzione – «una forma stabile di collaborazione tra parrocchie,chiamate a vivere un cammino condiviso e coordinato di comunione, attraverso la realizzazione di un preciso progetto pastorale» per la missione.
Il lavoro condiviso, l’identificare insieme le prospettive e le strade da percorrere, permette di condividere ricchezze e superare insieme fragilità e fatiche delle singole realtà: spesso, la singola parrocchia non riuscirebbe a fornire servizi o attività adeguate, per mancanza di forze, di capacità o di visione.
Il lavorare insieme permette di proporre iniziative significative, sia dal punto di vista organizzativo sia come contenuti e qualità.
Poi, il numero ridotto di preti ci chiede di gestire l’attività in maniera diversa: lavorando per settori, e non solo per parrocchie, possiamo concentrare le forze e le competenze in maniera più efficace.
Le Collaborazioni Pastorali sono un cantiere aperto; sempre nuove sono le condizioni che richiedono quella creatività e quella "fantasia pastorale" che viene dallo Spirito Santo!